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BREXIT. Il Parlamento Europeo vota la Risoluzione su Referendum britannico
Il Parlamento Europeo si è riunito in una plenaria straordinaria martedì 28 giugno per discutere l’esito del Referendum britannico e adottare una risoluzione.
Dopo un dibattito tra i leader dei gruppi politici sono intervenuti il Presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker e il Ministro della Difesa olandese, Jeanine Hennis-Plasschaert, in rappresentanza della Presidenza di turno del Consiglio UE. Il Parlamento ha così votato una risoluzione sui prossimi passi da intraprendere dopo la decisione dei britannici di lasciare l’UE. Il testo, che è stato approvato con 395 voti a favore, 200 contrari e 71 astenuti, chiede al Governo britannico di rispettare la decisione democratica dei suoi cittadini attraverso l’attuazione rapida della procedura di recesso, attivando quindi l’articolo 50 del Trattato sull’UE e consentire l’avvio dei negoziati.
Per prevenire incertezze negative e proteggere l’integrità dell’Unione, gli eurodeputati esortano il Primo Ministro britannico a notificare l’esito del referendum al Consiglio europeo del 28 e 29 giugno per dare avvio, il prima possibile, alla procedura di recesso. I deputati ricordano che, a norma dei trattati, è richiesta l’approvazione del Parlamento europeo sull’accordo finale di recesso, e che lo stesso Parlamento deve essere pienamente coinvolto in tutte le fasi dei negoziati sull’uscita del Regno Unito.
Nel documento il Parlamento invita, inoltre, il Consiglio a modificare l’ordine delle sue Presidenze per evitare che il processo di recesso pregiudichi la gestione delle attività correnti dell’Unione. Il Regno Unito dovrebbe, infatti, assumere la presidenza del Consiglio UE nella seconda metà del 2017.
Il Parlamento cambierà anche l’organizzazione interna per riflettere la volontà dei cittadini britannici di ritirarsi dall’UE. Nella Risoluzione, si afferma altresì che le sfide attuali richiedono di riformare l’Unione per renderla “migliore e più democratica”, anche attraverso la proposta di stabilire una tabella di marcia sulle modalità operative in tal senso.
Nel pomeriggio si è riunito anche il Consiglio Europeo che ha affrontato formalmente l’esito del Referendum del Regno Unito. Il Primo Ministro inglese, David Cameron, ha informato i Paesi Membri di quanto deciso dal popolo britannico e che non è ancora possibile definire in modo chiaro le future azioni del governo. Ai colleghi europei Cameron ribadisce quanto affermato lunedì scorso a Westminster: non sarà lui a celebrare la cerimonia di addio all’UE, bisognerà aspettare il 9 settembre quando il Partito dei Tories designerà un nuovo Primo Ministro.
Da CNA Bruxelles.