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Corte di giustizia europea: le etichette non devono ingannare il consumatore
La Corte di Giustizia UE ha affermato che le norme comunitarie stabiliscono che l'etichettatura di un prodotto alimentare e le relative modalità di realizzazione non possano suggerire, tramite l'aspetto, la descrizione o la rappresentazione grafica di un determinato ingrediente, la presenza di quest'ultimo in tale prodotto, quando invece, in effetti, tale ingrediente è assente (e tale assenza emerge unicamente dall'elenco degli ingredienti).
La Corte ritiene che nella situazione in cui l'etichettatura di un prodotto alimentare e le relative modalità di realizzazione, considerate nel loro insieme, suggeriscono che tale prodotto contiene un ingrediente che in realtà è assente, tale etichettatura induce in errore l'acquirente sulle caratteristiche del prodotto in questione. Siccome lo scopo dell'etichettatura è quello di informare il consumatore sulle caratteristiche del prodotto, viene ritenuto forviante e pertanto scorretto indicare sulla confezione di un prodotto alimentare un ingrediente che non figura nella lista degli ingredienti.