In vigore dall’8 giugno le nuove regole sulla difesa commerciale dell’UE

L’8 giugno scorso sono ufficialmente entrate in vigore le nuove regole sulla difesa commerciale dell’UE. Tutte le indagini avviate a partire da tale data sono pertanto soggette alle nuove norme antidumping e antisovvenzione. Tali modifiche, finalizzate a modernizzare gli strumenti a disposizione dell’UE per la difesa commerciale, consentono anzitutto di imporre maggiori obblighi modificando la “regola del dazio inferiore”: ciò si applica a tutti i casi di antisovvenzione e antidumping relativi alle importazioni prodotte mediante materie prime ed energia fornita ad un prezzo ribassato. La revisione normativa permette inoltre di abbreviare il periodo dell’inchiesta per l’imposizione di misure provvisorie da 9 a 7 mesi per accelerare la procedura: d’ora in poi le aziende disporranno di un sistema di allerta che indicherà anticipatamente l’eventuale imposizione di dazi provvisori, così da avere tempo sufficiente per adattarsi alla nuova situazione. Inoltre, la Commissione sostiene le piccole e medie imprese (PMI) tramite il proprio “Helpdesk PMI” per facilitare la loro partecipazione alle procedure di difesa commerciale. Nell’ambito delle sue indagini, la Commissione terrà conto anche dei costi di conformità alla legislazione sociale e ambientale dell’UE all’interno del calcolo dei livelli di dazi imponibili basato sul danno economico causato alle società. Inoltre, non accetterà impegni sui prezzi da paesi che registrano cattivi risultati nell’attuazione degli standard fondamentali dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro e degli accordi ambientali. Per la prima volta, i sindacati potranno partecipare alle indagini sulla difesa commerciale. Queste regole operano per la prima volta dal 2003 una revisione degli strumenti di difesa commerciale dell’UE, tra cui anche una nuova metodologia antidumping istituita a dicembre 2017. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito UE sulla “Trade defence”.